Mettere il cinghiale a pezzi nel tegame con dell’acqua, portare a ebollizione per due minuti e quindi scolarlo (se è un cinghiale vecchio ripetere l’operazione). Metterlo poi nel tegame con olio caldo e un battuto di aglio, rosmarino, una foglia d’alloro e dei semi di finocchio. Farlo rosolare, aggiungere il vino bianco e farlo evaporare. Spolverarlo con della farina, sale e pepe. Aggiungere del pomodoro e del brodo. Farlo cuocere finché non sia tenero.
Seconda ricetta del cinghiale in umido
La sera prima fate una marinata con vino, un poco d’acqua, pepe in grani, ginepro, aglio, rosmarino, salvia, alloro. Scaldate il liquido e fate freddare. Mettete i pezzi di cinghiale per tutta la notte nella marinata, avendo precedentemente tolto le nervature. Al mattino, versate dell’olio nel tegame e mettetelo sul fuoco. Appena l’olio è caldo, mettete la carne e fate rosolare da tutte le parti. Aggiungete sale, pepe ed un trito di aglio, rosmarino, timo, cipolla. Fate cuocere ancora per 10 minuti. Aggiungete un barattolo di pomodoro ed una manciata di olive ed un po’ d’acqua o brodo. Lasciate cuocere ancora per 30 minuti, assaggiando se va bene di sale e pepe e se la carne è tenera. Se così non fosse lasciate cuocere ancora. Scoprite il tegame e, se ci fosse troppo liquido, fate consumare. Potete aggiungere anche del limone grattato. Servite questo piatto con la polenta oppure con pane tostato strofinato con aglio ed unto con olio.