Una volta il baccalà veniva fatto spesso perché costava poco rispetto alla carne. Veniva cucinato in tanti modi. In umido, lesso oppure alla brace. Alla brace veniva fatto preferibilmente d’inverno perché c’era sempre il fuoco acceso e la brace non mancava mai. L’olio era fresco di frantoio, il pane era fatto in casa e poi, per dir la verità, non mancava neanche la miseria, però la gente riusciva a non perdersi di coraggio. Allora dicevamo del baccalà. Preferisco darvi la dose di oggi, perché se vi dessi quella di una volta sarebbero dolori. Prendete, per quattro persone, 900 gr di baccalà ammollato. Fate un trito di erbe aromatiche, aglio, rosmarino, salvia, olio, poco pepe e sale se necessario. Mescolate il tutto e mettete nella marinata il baccalà per due o tre ore.
Nel frattempo avrete la brace pronta. Prendete i pezzi di baccalà scolati dalla marinata e posateli sulla gratella sopra la brace. Girateli spesso ed ungeteli con l’olio della marinata usando due rametti di rosmarino, che faranno da pennello e in più daranno sapore. Appena il baccalà avrà preso un bel colore dorato, sarà pronto per essere mangiato. Fate attenzione che non rinsecchisca, ma bensì che rimanga morbido. Può essere accompagnato con ceci lessi e sedano tritato, il tutto condito con sale, pepe e del buon olio. Extra vergine di oliva naturalmente!
Il baccalà fatto in questo modo, mi ricorda mio padre che ogni tanto lo faceva, stava attento che non si bruciasse girandolo spesso e quando il baccalà era pronto, guardavi la faccia di mio padre e lo vedevi che era molto soddisfatto del lavoro fatto- Poi ci si metteva tutti a tavola, il baccalà era accompagnato con ceci lessi e conditi con olio di frantoio e pane fatto dalla mia mamma.
Sono bei ricordi, ma anche molto tristi pensando che non ci sono più.