Ingredienti
Mazze di tamburo a pezzi,
acqua gasata q b,
farina di riso e farina 00 metà di una e metà dell’altra q b,
un uovo sbattuto,
poco sale e una macinata di pepe,
foglioline di nepitella giusto per dargli il profumo,
olio d’arachide per friggere.
Preparazione
Pulite le mazze di tamburo, io le passo velocemente sotto l’acqua corrente e le tampono subito con carta e poi le metto in un canovaccio e le copro “cosi finiscono d’asciugarsi bene”.
Preparo la pastella con le farine, l’uovo e gli altri ingredienti e poi aggiungo l’acqua ghiacciata, deve venire una pastella che avvolga bene il fungo” abbastanza scorrevole ma non liquida”.
Appena l’olio e bello caldo tuffate i pezzi nella pastella, li fate scolare appena e li mettete nell’olio.
Ricordate che fanno presto a friggere e dopo averle girate le scolate su carta.
Servite le mazze di tamburo belle calde, salandole appena.
Questo è un tipo di fungo che nasce negli oliveti o nei prati, bisogna stare attenti perché non tutti sono buoni e allora è bene farli controllore da chi li conosce molto bene.
Questo è un tipo di fungo abbastanza carnoso e se fritto è molto buono ricordo che mio padre le raccoglieva nell’oliveto e mia mamma le friggeva passandole nella farina di mais e farina bianca e fritte nell’olio extra. Però, lei non si fidava e per paura che fossero velenosi non li mangiava.
Se potete avere l’occasione di fare una passeggiata in campagna nel momento che nascono, noterete dei bellissimi ombrellini mezzi chiusi e in parte aperti, che vi sembrerà di stare non in Italia ma in Giappone, dove passeggiano le signore riparandosi dal sole.