Per raccontare la storia di questo piccolo anello, devo tornare indietro nel tempo. Con la mente devo andare in Brasile, e precisamente a S. Paolo. Laggiù viveva una nostra zia, che si chiamava Elisa e che ci voleva bene, come noi lo volevamo a lei. Fra le varie cose che lei possedeva, aveva un piccolo anello che portava sempre al dito. Non so se era di valore, ma, per me, aveva un valore affettivo. Fatto sta che, quando è morta, in Brasile, ha lasciato detto che voleva essere sepolta in Italia. Il giorno dopo il funerale, suo marito, per volere di lei, mi ha portato un cofanetto con dentro le sue cose, fra cui il piccolo anello. Ero molto felice per il fatto che aveva pensato a me e, di questo, la ringrazierò sempre. Ho iniziato a portare l’anello. Il tempo passava ed un giorno l’allora mio datore di lavoro, sapendo che avevo un piccolo appartamento vuoto, mi chiese se potevo prestarglielo per due mesi. Io acconsentii. Era destinato a due fratelli rumeni con le loro mogli, brave persone. Un giorno, ho chiesto loro se si offendevano se gli avessi regalato un po’ di vestiti. Mi risposero che, anzi, ne sarebbero stati felici. Portai loro delle cose, fra cui tre borse. Dopo qualche giorno, una delle due mogli mi chiama e mi dice: “Signora Pola, guardi che in una borsa ho trovato un anello”. Era l’anello di mia zia Elisa. Rimasi di stucco. La ringraziai ed ancora ricordo questo bel gesto. Mi infilai nuovamente l’ anello. Passa qualche anno e l’anello un po’ lo portavo ed un po’ lo toglievo. Era arrivato il momento di essere pulito. In un paese vicino a dove abito, c’era, da tanti anni, un negozio di oreficeria. Un giorno ci lasciai il piccolo anello per farlo pulire. I titolari del negozio erano due sorelle e mi dissero che, nel giro di un mese, avrebbero chiuso il negozio. Vi tornai dopo qualche giorno per comperare un regalo, ma tanto loro che io ci dimenticammo dell’anello. Le sorelle chiudono il negozio ed io non mi ricordavo che, lì, avevo lasciato l’anello. Un giorno squilla il telefono. Era la commessa dell’oreficeria e mi dice che mi avrebbe riportato l’anello dimenticato. Sono rimasta senza parole, perché lo cercavo ma non ricordavo dove lo avevo messo. A questo punto penso che l’anello, essendo un regalo affettivo, voglia veramente stare con me ed io con lui. Però penso anche che sia un anello magico, perché ritorna sempre, nonostante io sia disattenta. Grazie zia Elisa.